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Sotto la tenda 20

Fotografia personale

Oggi sotto la tenda non sono andato,
non sopporto questo caldo
nè tutto il creato.

Chiudo gli occhi per evadere,
la realtà mi sta stretta,
sulla testa frulla il ventilatore,
lo amo!

Avverto il ronzio del frigorifero,
il ticchetio dell’orologio sopra la porta,
in questi giorni ho combattuto
contro la natura che vuole
appropriarsi del mio sangue,
ed ho ucciso senza rimpianto,
merdose zanzare tigre,
anche se le chiamerei puma
visto che sono completamente nere,
e poi farfalle notture, ragni,
formiche piccole ed anche giganti,
non mi son bastate le suole delle scarpe.

Mentre scrivo, un ragnetto salterino
è passato sulla pagina,
adesso è quella pagina, per sempre.

Ieri un gatto nero col collarino rosso
giocava nel prato, ma non era un gioco,
lui cacciatore, lucertola la preda,
per tanto tempo quella coda
ha scodinzolato nell’erba,
staccata dal corpo cui appartenenva,
adesso c’è una lucertola più corta
ed un gatto curioso che osserva.

La natura fa schifo,
se non mangi il tuo prossimo
non hai speranze di vita.

19 luglio 2022

Sotto la tenda 22

Fotografia personale

In questa domenica
l’attività è aumentata,
il nordico è la lingua
che va per la maggiore
con tutte le vocali aperte.

Sfilano in passerella culi
d’ogni forma e dimensione,
e chiamano mosso quel mare
ridicolmente ondulato,
tanto da sfoderare bandiera rossa
sfilandosi dalle chiappe le responsabilità.

Nugoli di bambini rompono le palle
da mattina a sera,
ma sono curiosi da osservare,
ognuno del proprio paese,
ognuno con la propria lingua,
ma si parlano e si capiscono,
giocano insieme e si divertono,
la differenza di linguaggio
non è un problema, forse non sanno
cosa stanno ascoltando ma
parlano il linguaggio universale
della loro età.

L’aria è irrespirabile, troppo umida,
non ne posso più di questa vacanza,
vorrei non esserci mai venuto,
voglio tornare a casa mia,
all’ombra, senza vedere nessuno
e dormire per giorni eterni.

Sparute nuvolette rendono ridicolo
il cielo solcato dalla squadriglia
aerea diretta verso Pisa, lasciando
dietro di se un pentagramma di scie
sulle quali scrivere musica celeste.

24 luglio 2022

Sotto la tenda 21

Fotografia personale

Anche oggi il mare è bagnato,
toccato, controllato da mano umida,
il sudore mi lascia silente,
cola a terra debilitandomi un po’,
come se fossi bucato.

Ieri invece il mare era asciutto
come tutti i fiumi della Terra,
l’ho impugnato nella sabbia,
ho camminato a lungo,
nelle sue profondità
solo morte e desolazione.

Il mare puzza di mare
anche quando mare non è,
chissà se anche Marte
puzza così.

Sono tre giorni che Massaciuccoli
brucia, stasera non fuma più,
chissà se l’hanno estinto.

21 luglio 2022

Sotto la tenda 18

Fotografia personale

Oggi è troppo caldo
e sotto la tenda non sono andato,
è domenica, il paese pullula
di persone al pari di un
formicaio, l’ombra è poca,
la passeggiata breve,
incontro familiari, generazioni
a confronto, rientro nella tana.

17 luglio 2022

Sotto la tenda 17

Fotografia personale

Sotto la tesa ondulata del pescatore
mi sento come un porcino del sottobosco.

All’ombra della tenda quadrata,
ascolto musica per non sentire
la tizia stravaccata sul lettino
che urla stronzate nel telefonino,
e la sua piccola bambina che non tace,
ma da qualcuno avrà preso.

I buoni se la dormono sul lettino assolato,
qualcuno si ricopre di crema.

Una famiglia in tre sotto la doccia,
ma deve essere gelida.

Romba in alto un aereo,
poi anche un corvo deve dire la sua
gracchiando dalla sua raucedine corva.

Una mamma passeggia seguita dalla bambina.

Una turista sotto una paglia s’approccia
alla riva che, interminabile, sussurra
il proprio incedere/recedere.

La sfilata sulla riva riprende come ogni giorno,
cani e persone si sfiorano in colonne parallele:
c’è chi tende verso nord e chi verso sud.

Nel mezzo ci sono io, seduto sotto la tenda
a scrivere stronzate per consumare un quaderno
che mi hanno regalato.

Un tizio su una moto d’acqua da spettacolo,
o è in difficoltà, alle mie spalle sfila un culo
bianco come il latte, appena arrivata?

Avanti, avanti c’è sole e sabbia per tutti,
il clima sta cambiando, saremo simili all’Africa,
ma andremo a sciare nel Sahara.

16 luglio 2022

Sotto la tenda 16

Fotografia personale

Fare la spesa è stressante,
attese infinite per farsi derubare,
i supermercati sono diventati carissimi,
meglio il negozietto sotto casa.

Impugnare il carrello attraverso
dei fazzolettini di carta,
cospargerlo di gel per le mani,
infilarsi guanti di plastica
per proteggersi da tutto ciò che si tocca,
evitare gli altri come appestati,
mascherina sul viso,
è difficile fare la spesa.

Un volto immaginario mi osserva
dalla sabbia della spiaggia,
donne straripanti sfilano
sotto il sole che le ha arrostite,
direi che sono pronte per il pranzo.

Un paio di chiappe femminili
mi osserva: -ciao, sono un culo,
perchè ti meravigli? non mi hai
mai visto?-

E l’omino inseguito dagli aquiloni
passa e ripassa per le tende
ma nessuno gli compra qualcosa.

Ciabatte stanche strusciano e
ciottolano sull’assito che
dalla strada arriva alla riva,
grande fatica alzare i piedi!

Oggi il mare è particolarmente
invitante ma nessuno fa il bagno,
tutto come ieri,
tutto come domani,
di anno in anno,
per sempre.

15 luglio 2022

Sotto la tenda 15

Fotografia personale

Quindici strisce bianche
dipingono arte nel cielo
come se non bastasse
il suo azzurro.

Partorite dalla squadriglia
vivono l’effimera esistenza
sfldandosi con la lentezza
del tempo lungo a passare.

La brezza le ha trasformate
unendole tra loro
in una grafia misteriosa.

Il bagnino è assente.

Sul pennone bandiera gialla
giace a corpo morto, impiccata,
il vento le passa accanto
ma la ignora, che strano.

La bambina viziatina
canta una canzoncina
rompendoci le palline.

Ma i suoi nonni son contenti,
tutti e quattro sotto la tenda:
ospizio all’aperto, buon per loro.

La mamma in silenzio
se la dorme sul lettino.

14 luglio 2022

Sotto la tenda 14

Fotografia personale

L’azzurro.

L’oltremare.

La rabbia.

Tende bianche, blu, multicolore.

Le montagne di roccia e marmo.

Giaccio in una culla
tra l’arte e l’infinito.

La natura crea sempre opere d’arte,
il nostro ego ci rende tronfi
e non sappiamo giudicare.

Questo pianeta genera bellezza
e non chiede un tornaconto,
senza di noi starebbe meglio.

La tecnologia è la nostra rovina,
come il miraggio dell’immortalità.

13 luglio 2022

Sotto la tenda 13

Fotografia personale

Costretto sotto l’ombra che cammina
mi muovo seguendo il ritmo del sole,
mi cerca, lo evito, ma
alla fine mi prende sempre,
ne porto i segni sulla pelle,
sembro un quadro cubista
ancorato alla sedia, fedele compagna.

Tre barchette bianche solcano il mare,
sembrano danzare, prima vicine
poi più lontane, come piccoli tanga
sul pelo dell’acqua.

Le bandiere sventolano verso un’altra
direzione, qualcosa è cambiato,
una farfalla bianca mi sfiora
e se ne va, mentre godo della brezza
che fa breccia nei trenta gradi e
penso alla numerologia: 3 barchette,
1 farfalla, la tenda n.4, 2 bandiere,
l’unità del tutto somma a 10,
0 + 1 = 1 la perfezione!

13 luglio 2022

Sotto la tenda 12

Fotografia personale

Sabbia bucherellata
umida di pioggia,
la tenda è comunque un riparo.

Il mare placido ondeggia,
si avvicina si allontana,
ancheggia sinuoso.

Un mare malato
ha vomitato sulla battigia.

L’aria puzza di pesce marcio,
tutti abbiamo pro e contro.

12 luglio 2022