Ma ora dimmi
Vederti una volta
e la seconda cospirare
cos’altro era se non
un colpo di fulmine.
Ma ora dimmi se
sei sempre la stessa.
Scrivere poesie che
non posso pubblicare
parlare di te
uccidendo il poeta
è il più bel regalo
che potessi fare.
Ma ora dimmi che non
puoi essere la stessa.
20 luglio 2015
Pentàlogo
Non farti sopraffare dal tempo
e dalle regole umane
solo così potrai essere ciò
che dovevi essere
segui la via che senti
scopri la tua realizzazione
fosse anche rastrellare un
giardino di pietre per tutta
la vita.
Amati come nessuno ti
amerà mai
e sii vero
solo così tutti ti conosceranno.
Quando leggerai queste righe
non credere a queste parole
non credere a nessuna parola
ma fidati solo dell’istinto
che ti spinge ad agire
strappa queste pagine
e segui la tua via
dimenticando i consigli
perché per imparare devi
sbagliare da solo.
22 luglio 2015
Pianeta
COLLEZIONE PERSONALE
Nel movimento
Fasci di fari spazzano l’asfalto
sotto un cielo plumbeo rosa-topo,
coni di led delimitano la strada
mentre corro inseguendo il tempo.
In lontananza, evanescente una figura
si staglia nell’ombra,
gonna lunga da gitana,
corpetto in vita, faccia da puttana.
Processione di ombre lungo la gimcana
un canto risuona religioso
mentre me ne allontano
il volante stretto alla mano.
Acquerugiola stella il cielo riflesso
sul vetro e sull’anima ammaliata
in questo mese magico
di rivolte e odio nel mondo e nel cuore.
Mutano ritmo e tempo
dalla gomma alla suola
calpestando foglie smembrate
ed il cielo schiarirà.
4 dicembre 2018
Assolo per macchina da scrivere e casualità sonore
Cane che abbaia
Fischiettio lontano
Ticchettano i tasti
della macchina da scrivere
Voci fuori
Ticchettio dell’orologio, dentro
Suona il campanello
Voci familiari
Del pomeriggio, un momento
in solitudine
Nella stanza, io
1973
Per tutta la lunghezza della lama
Scivolasti via
come in un sogno
per tutta la lunghezza della lama,
quella lentezza innaturale
non era certamente umana,
e poi ancora
e ancora non paga,
il suo filo ridisegnò
i tuoi confini terreni,
anche se non c’era altro
oltre la porta,
che non portava
da nessuna parte,
e lì rimanesti prigioniera
di quel dolore sottile,
infinito,
eterno,
che ti tagliava in ogni tua parte
mentre credevamo di vivere
una vita felice.
23 maggio 2017